“Musica e intelligence dal Rinascimento ad oggi”, un incontro a Cremona
Un’occasione per indagare il legame fra linguaggi sonori, codici segreti e sistemi di conoscenza
Si terrà il 22 ottobre 2025 a Cremona, dalle 15.30, presso la Sala conferenze “Virginia Carini Dainotti” della Biblioteca Statale, l’incontro Musica e Intelligence dal Rinascimento a oggi, che riunirà musicologi, storici, studiosi di comunicazione e specialisti della tutela del patrimonio per esplorare le connessioni tra linguaggio musicale e pratiche d’intelligence nelle diverse epoche.
L’iniziativa, promossa dalla Società Italiana di Intelligence (SOCINT) e inaugurale per la nuova Commissione MUSINT – Musica e Intelligence, sarà aperta dai saluti di Raffaella Barbierato, direttrice della Biblioteca Statale di Cremona, del prefetto Antonio Giannelli e del professor Mario Caligiuri.
Seguirà l’intervento del Generale Dionigi Maria Loria, che introdurrà il tema del rapporto tra intelligence militare e comunicazione sonora, evidenziando il ruolo della musica come veicolo di messaggi e strumento di influenza culturale. Il professor Rodobaldo Tibaldi (Università di Pavia) tratterà la “musica delle spie” rinascimentale, illustrando figure di musicisti-agenti come Angelo Notari e John Dowland. Marco Targa (Università della Calabria) proporrà una lettura di Richard Wagner come compositore-stratega, tra simbolismo cifrato e propaganda politica, mentre Erik Battaglia (Conservatorio “G. Verdi” di Torino) approfondirà i rapporti tra la crittografia di Bletchley Park ed Eric Sams, con riflessioni sul valore cognitivo della musica nelle guerre ibride. Federico Filippi Prévost de Bord (Università di Genova) presenterà il caso di Franz Xaver Leppich. Filippo Annunziata (Università Bocconi di Milano) discuterà l’impiego dell’intelligenza artificiale nella generazione di fake voices e contenuti sonori sintetici. Fabio Perrone (Academia Cremonensis), presidente della Commissione MUSINT, ricostruirà le attività di CIA e KGB nel mondo musicale del Novecento. Il Magg. Carmelo Carraffa, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, presenterà casi di studio relativi al recupero di strumenti trafugati. Concluderà Serena Epifani, direttrice del Journal of Cultural Heritage Crime, con una riflessione sul traffico degli strumenti storici di liuteria, soffermandosi sulla Collezione Giuseppe Strocchi, esempio emblematico di patrimonio musicale disperso.
Con un taglio dichiaratamente interdisciplinare, l’evento a Cremona propone un dialogo fra arti e scienze — dalla musica come linguaggio simbolico al suono come forma di conoscenza — fino ai moderni processi di digitalizzazione e tutela dei beni culturali. L’iniziativa rappresenta un’occasione di confronto aperta a studiosi, operatori e cittadini, con l’obiettivo di valorizzare le relazioni fra creatività, memoria e intelligenza.
Ingresso libero.


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