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La prima Buffer Zone del 1997 includeva esclusivamente i Comuni di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano. La proposta della nuova zona di protezione, che gravita attorno ad uno dei parchi archeologici più importanti del mondo, andrà a includere Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno Trecase, Pompei e Castellammare di Stabia, raggiungendo un’estensione di circa 17,26 km2.

Si tratta di un provvedimento messo in atto a seguito di diverse richieste da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale che si sono concretizzate in un progetto avanzato nel 2021, dopo un lavoro che ha visto una proficua collaborazione tra l’Ufficio UNESCO e i parchi archeologici di Pompei ed Ercolano. L’iniziativa nasce dalla necessità di incrementare e perfezionare le misure di protezione non solo nei confronti del grande parco archeologico, ma anche dalla volontà di creare una sinergia con il territorio intorno ai siti. Dal 2022, con la sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio-Pompei-Napoli”, il territorio cuscinetto è stato coinvolto in 20 progetti, del valore di 156 milioni di Euro e in 14 ulteriori interventi direttamente finanziati dal Ministero della Cultura. Prosegue in parallelo il lavoro di aggiornamento del piano di gestione del Sito UNESCO di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.

Il punto forte è tuttavia rappresentato dalla volontà di riunire sotto un’unica e complessa entità i parchi archeologici, il territorio e i cittadini dell’area, con uno spazio definito all’interno del panorama culturale e istituzionale: queste sinergie, anche in virtù del grandissimo incremento del turismo nell’ultimo anno in Campania, saranno un ulteriore incentivo per la valorizzazione di un territorio ricco ed estremamente delicato.

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