Roma, al via la Conferenza Internazionale sul traffico illecito di beni culturali. Domani la seconda giornata
Ha preso il via oggi al Palazzo WeGil di Roma la Conferenza Internazionale The Fight Against Illicit Trafficking of Cultural Objects through Diplomacy, Law, Technologies, and the Carabinieri’s Role, organizzata dall’Heritage International Institute con il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri e della Regione Lazio.
L’iniziativa riunisce esperti di livello internazionale – tra cui diplomatici, accademici, funzionari delle forze dell’ordine e rappresentanti istituzionali – per discutere strategie innovative contro il traffico illecito di beni culturali, un crimine globale che colpisce in particolare i contesti fragili e post-bellici.

“Proteggere il patrimonio significa proteggere l’identità e contribuire alla pace, alla sicurezza e ai diritti umani”, ha dichiarato in apertura il presidente dell’Heritage International Institute, Sergio Iovino, sottolineando il ruolo dell’HII in paesi come Libia, Iraq e Nepal. Presenti alla giornata inaugurale anche il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l’Assessore alla Cultura Renata Baldassarre, il Generale di Divisione Pietro Salsano per l’Arma dei Carabinieri e il Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna.
Domani sarà il Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli ad aprire i lavori, mentre nel corso della giornata interverranno anche l’Ambasciatore d’Italia in Somalia, Pier Mario Daccò Coppi, e tre Ministri del Governo somalocollegati da Mogadiscio per avviare una nuova cooperazione sul fronte della tutela culturale. Di rilievo la partecipazione di Luna Rajab, Viceministra della Cultura per il Patrimonio della Siria, giunta in Italia per la prima volta grazie al supporto dell’Istituto. Il suo intervento aprirà la sessione sul traffico illecito in tempo di guerra, con focus su Siria e Iraq.
Spazio anche alle tecnologie digitali: tra i progetti discussi, il Museo Virtuale sul Patrimonio Culturale, riconosciuto dalle Nazioni Unite con la Risoluzione A/HRC/RES/58/4, che permetterà per la prima volta la digitalizzazione del patrimonio libico nei prossimi mesi.
La conferenza proseguirà domani con tavole rotonde, sessioni tecniche e contributi internazionali, in vista della costruzione di nuove alleanze tra istituzioni e forze di sicurezza per contrastare il saccheggio culturale su scala globale.
Di seguito il link per seguire su Zoom la conferenza programmata per il 2 luglio: https://us06web.zoom.us/j/88558373650?pwd=p7c3eP8ERmCyA2GN4flBiMBq2LU59h.1


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