Pubblicazione del Bollettino delle opere d’arte trafugate “Arte in ostaggio” n. 46/2024

Anche quest’anno è stato pubblicato il bollettino delle ricerche “Arte in ostaggio”, n. 46 anno 2024, edito dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), contenente una selezione delle opere più importanti trafugate in Italia. Esso costituisce un documento riconosciuto a livello internazionale ai sensi dell’articolo 4,comma 4, della “Convenzione UNIDROIT sui beni culturali rubati o illecitamente asportati”, quale valido ausilio per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
La divulgazione di questa pubblicazione consente al cittadino e agli esperti del settore di accedere a informazioni efotografie riguardanti oggetti artistici da ricercare. Il bollettino può considerarsi un ulteriore ed efficace strumento con cui il Comando TPC, Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, condivide notizie in suo possesso per accrescere la possibilità di individuare e recuperare rilevanti opere storico-artistiche.
Tra i beni pubblicati nel bollettino, si segnalano quattro tra le opere più significative, per pregio e valore artistico, recuperate dai Carabinieri TPC: un dipinto olio su tavola raffigurante “La consegna degli anelli al Doge” attribuito a Vittore Carpaccio (1460-1526), rubato nel 1972 da un’abitazione privata di Catania e recuperato nel 2020 a Messina; un dipinto olio su tela raffigurante “Isacco benedice Giacobbe” attribuito a Bernardo Strozzi (1581-1644), asportato nel 1978 dal Collegio Alberoni di Piacenza e recuperato nel 2021 a Vattaro (TN); un dipinto tempera su tavola raffigurante la “Madonna del melograno” attribuito a Pier Francesco Fiorentino (1444-1499), trafugato nel 1979 dal Museo Comunale di Palazzo dei Consoli di Gubbio (PG) e recuperato nel 2024 a Imola (BO); un dipinto olio su tela raffigurante “La deposizione di Cristo” attribuito ad Angelo Solimena (1629-1716), asportato nel 1983 dalla Chiesa di San Matteo Apostolo di Nocera Inferiore (SA) e recuperato nel 2024 a Urbino.




A dimostrazione della validità dell’iniziativa e della funzionalità strumentale del bollettino, nell’ultimo quinquennio, tra le opere presenti nei precedenti bollettini pubblicati, sono stati ritrovati ben 113 beni d’arte.
Questo numero, come i precedenti, è consultabile e scaricabile (in formato PDF) sull’applicazione multilingue per dispositivi mobili iTPC.

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