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Una statua marmorea, a grandezza naturale, con una clava e la leonté – pelle di leone che ne copre il capo -, identificabile con un personaggio in veste di Ercole: dopo settimane di movimentazioni di terra di riporto, ecco cosa la squadra dei tecnici di ACEA Ato 2 ha rinvenuto nell’area di Parco Scott, nei pressi del Sepolcro di Priscilla, a 20 metri sotto il livello di piano di calpestio. Il ritrovamento si inserisce in alcune difficili operazioni di ACEA di revisione e bonifica del condotto fognario del XX secolo, collassato qualche settimana fa, che passa proprio per Parco Scott.

Il gruppo ACEA è un’azienda pubblica nel settore ambientale, energetico e idrico della Capitale che collabora da sempre con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. Per questo motivo, i lavori di sbancamento sono stati costantemente seguiti dall’archeologa Federica Acierno della Soprintendenza.

Come dichiara la funzionaria Francesca Romana Paolillo, gli studiosi del sito sono sicuri che la statua, rinvenuta con il suo basamento, non sia stata ritrovata nel suo originario contesto stratigrafico. La statua era stata posta lì nei lavori di costruzione del condotto fognario in questione, senza che ci fosse stato un controllo archeologico. Per avere maggiori informazioni sulla provenienza e la datazione bisogna aspettare un’adeguata ripulitura del reperto.

C’è già però una prima ipotesi: il soggetto raffigurato è una personalità pubblica vestita da Ercole e non l’eroe stesso. Infatti, nel corso delle primissime analisi, gli archeologi del Parco hanno riscontrato una discreta somiglianza tra la statua rinvenuta con i ritratti dell’imperatore Gaius Messius Quintus Traianus Decius, meglio noto come Decio Traiano, che ha regnato dal 249 al 251 d.C.

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