Libri antichi e reperti archeologici di illecita provenienza sequestrati a imprenditore umbro

I Carabinieri del Nucleo TPC di Perugia in collaborazione con la locale Compagnia della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo umbro titolare dellโindagine, hanno recuperato, sottoponendoli a sequestro, numerosi beni culturali fra i quali pergamene, libri, reperti archeologici e numismatici di illecita provenienza, individuati nel contesto di una verifica fiscale avviata dalla โFiamme gialleโ presso la sede di una societร perugina.
Il recupero del materiale dโinteresse storico-culturale รจ avvenuto grazie alla sinergia e allo sviluppo investigativo congiuntamente svolto dai due Reparti che si sono vicendevolmente supportati mettendo ciascuno in campo risorse e competenze tecnico-specialistiche per ottenere il positivo ed importante risultato operativo.
Lโattivitร dโindagine, protrattasi per vari mesi e della quale solo ora se ne possono conoscere alcuni particolari, almeno per quanto concerne il sequestro dei beni dโinteresse storico artistico, ha trovato spunto nel momento in cui il personale della Guardia di Finanza, impegnato nellโaccertamento fiscale, ha notato alcuni libri antichi ordinatamente esposti sugli scaffali di una libreria collocata nellโufficio di rappresentanza della ditta; per scrupolo e con lโintento di appurarne il possibile interesse culturale, quindi lโeventuale pregio e valore economico, ha ritenuto di coinvolgere la componente specializzata dellโArma operante sul territorio, ovvero il Nucleo TPC perugino che, ricevuta la segnalazione, ha immediatamente raggiunto i militari della G.d.F. sul posto, portando in ausilio anche un funzionario della Soprintendenza Archivistico Bibliografica per lโUmbria e le Marche, con il compito di visionare direttamente e valutare nellโimmediatezza il materiale bibliografico oggetto di segnalazione.
Lโaccertamento, seppur speditivo, restituiva lโesito auspicato, sia in relazione alla natura pubblica del materiale, riscontrata dal funzionario attraverso lโindividuazione di annotazioni ed ex libris presenti allโinterno dei testi (segnature che ne hanno inequivocabilmente certificato lโappartenenza a fondi bibliografici pubblici); sia sotto il profilo degli approfondimenti investigativi, compiuti attraverso la consultazione della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti – il piรน completo database di opere dโarte rubate esistente al mondo gestito ed in uso esclusivo al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – che ne ha confermato lโillecita provenienza in quanto censiti fra i beni culturali da ricercare. Sono stati cosรฌ sottoposti a sequestro: una โBolla in pergamena datata 1749 di Papa Benedetto XIVโ e una โLettera datata 1787 del Vescovo di Spoleto Francesco Maria Locatelliโ, entrambe provenienti dalla Collegiata di San Michele Arcangelo di Bevagna ed asportate in data imprecisata;un โDizionario Geografico portatile, tomo II, secolo XVIIIโ, rubato nel 1987 dalla Biblioteca Nazionale di Zagabria; 21 volumi, editi a Venezia nel 1820, costituenti la raccolta libraria โLe opere di Buffonโ. Per questi ultimi, gli accertamenti non hanno ancora consentito di ricondurli ad alcuna appartenenza pubblica o privata, essendo purtroppo state alterate, attraverso lโabrasione operata su tutti i volumi, le originali annotazioni dei fondi bibliografici di appartenenza, che avrebbero permesso lโimmediata loro individuazione, sostituite con ex libris riferiti ad una inesistente libreria fiorentina, realizzati ad arte e con il preciso intento di occultarne la provenienza e quindi il riconoscimento.
Ottenuta conferma circa la provenienza delittuosa del materiale bibliografico che veniva immediatamente sequestrato, lโAutoritร Giudiziaria, convalidando il sequestro e concordando con le valutazioni investigative circa il probabile possesso di altro materiale di dubbia provenienza da parte del titolare della ditta, emetteva un decreto di perquisizione eseguito presso la sua dimora che, come ipotizzato, permetteva di rinvenire e sequestrare altri beni culturali illecitamente detenuti fra i quali numerosi libri antichi a stampa del XVIII e XIX secolo sottratti dalla Biblioteca Queriniana di Brescia. Sono stati sequestrati, inoltre, 54 manufatti archeologici di varia tipologia foggia e materiale, tutti autentici, provenienti da scavi clandestini compiuti in aree del centro Italia, fra cui braccialetti e monili in metallo; vasi, piatti, coppe, statuette e lucerne votive in terracotta, unguentari in vetro e circa duecentocinquanta monete antiche, databili fra il IV – III secolo a.C. Alcune monete sono invece riferibili ad etร medievale. Fra le tante, la piรน significativa per lโarea umbra รจ risultata essere, come indicato dal numismatico chiamato ad effettuare lโexpertise il โRarissimo quartino di Benedetto XIV coniato a Gubbio con tipologia utilizzata esclusivamente nel primo anno di pontificato (1740) non documentato nelle collezioni pubbliche della Regioneโ.
La certosina attivitร investigativa ha portato alla denuncia per โRicettazioneโ di beni culturali di tre persone: il settantasettenne imprenditore perugino P.F. (titolare dellโazienda) e coloro che sono stati successivamente individuati quali suoi โfornitoriโ, ovvero il quarantaduenne eugubino R.L. e il sessantatreenne spoletino B.R. (questโultimo giร noto per altre vicende legate al commercio di oggetti di dubbia provenienza).

Il buon esito dellโoperazione condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza รจ la conferma che le diverse competenze e le qualificate professionalitร sviluppate negli anni nel contrasto dei reati in ambito culturale ed economico-finanziario, unite ad una sinergia operativa, possono consentire il raggiungimento di importanti risultati finalizzati al recupero di beni culturali sottratti illecitamente e di ingenti somme di denaro che, inizialmente, sono โsfuggiteโ al controllo fiscale. Lโillecito commercio di beni culturali, infatti, nella considerazione che le opere dโarte, siano esse antiche o contemporanee, cosรฌ come i manufatti archeologici o gli antichi libri, da sempre vengono apprezzati quali โoculati investimentiโ, non solo dai collezionisti, ma anche e soprattutto da coloro che, avendo disponibilitร economiche non sempre โdocumentabiliโ, non si fanno scrupoli nellโimpegnare tali capitali ricercando e facendo acquisti attraverso il mercato illegale delle โopere dโarteโ.
(Fonte: Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Cuturale di Perugia, che si ringrazia per l’invio della documentazione).


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