“Candore immortale”. Canova, Napoleone e il patrimonio culturale depredato
Sono trascorsi duecento anni dalla morte del grande maestro originario di Possagno, luogo che più di ogni altro testimonia mirabilmente, a favore dei posteri, l’opera e la vita di Antonio Canova, considerato uno dei massimi scultori di sempre. In occasione di questo anniversario, a cifra tonda, sono tante le iniziative per ricordarlo, libri compresi.
Tra questi vi è il romanzo storico di Luca Nannipieri, intitolato “Candore immortale” edito da Rizzoli.
Il genio creativo, gli amori travagliati e le tribolazioni quotidiane del geniale artista, sono raccontate con raffinata prosa, contestualizzati nel periodo storico che vede Napoleone protagonista assoluto. L’empereur ha imposto la sua visione autoritaria anche in ambito artistico, nelle committenze e nell’ossessiva ricerca delle più preziose collezioni di oggetti d’arte sparse per il mondo: il Louvre è considerato il tempio laico della cultura e del potere imperiale. Il diktat è assoluto, tutti si devono adeguare, in primis Vivant Denon, personaggio poliedrico, nominato direttore generale del museo, chiamato ad organizzare e studiare l’enorme mole di beni affinché siano adeguatamente valorizzati.
Il “Regno Italico”, con la sua storia millenaria, è purtroppo stata la meta previlegiata dove reperire e predare rapacemente i capolavori di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano e di tanti altri straordinari artisti. Le statue antiche, intrise di mito, che ornano i palazzi nobiliari delle più importanti città, dell’Urbe e della corte papalina, sono state saccheggiate con metodi brutali. Le opere sono state trasportate oltralpe da una macchina militare perfettamente organizzata, determinata a compiere queste azioni alla stregua di azioni belliche, senza pietà e riguardi nei confronti di alcuno.
Il protagonista del romanzo è al centro di questo affresco drammatico, sospinto dagli eventi, tra l’esigenza di protezione delle opere del passato, delle sue creazioni e la sopravvivenza delle persone a lui vicine, compresi i suoi aiutanti di bottega. Le donne hanno un ruolo cruciale nella vita di Antonio, con la loro bellezza, il loro fascino seduttivo. Risvegliano l’amor profano, le pulsioni erotiche che bruciano e si estinguono in focosi incontri. Rimane e si alimenta, sopra ogni cosa, l’amore sacro, proiettato oltre il tempo e il sensibile, fonte della più alta delle ispirazioni.
Il dubbio lacerante e la paura consumano l’anima dello scultore. L’imperatore dei francesi lo convoca a Parigi e gli ordina di lavorare per lui e la sua corte: la gloria eterna o il baratro. Antonio non ha scampo, non si può sottrarre, ne va della sua stessa vita e di quella dei suoi più cari affetti, spera in cuor suo che le sorti cambieranno. Gli eventi successivi gli daranno ragione, anche se a prezzo di profonde sofferenze. Le truppe napoleoniche si disperderanno nel bianco candore del ghiaccio delle steppe russe e nel furore delle fiamme appiccate dai soldati russi in ritirata strategica. Il fato si è ribaltato, la sconfitta è arrivata, seguirà il duplice inglorioso esilio del “piccolo uomo” originario di Ajaccio, ma questa è un’altra storia.
Canova riallaccerà i rapporti con la Santa Sede e si attiverà, fattivamente, per riportare molte delle opere trafugate nei luoghi di origine. I dolori e le passioni si trasformano col tempo. L’artista le riversa nelle sue creazioni, nella sua nuova missione.
La vita vissuta e l’opera omnia, intrecciate indissolubilmente con Amore e Psiche; Ercole e Lica; Marte e Venere; guerra e pace; creazione e distruzione; immortalità e mortalità; candore e oscurità.
Nannipieri ci ricorda, in appendice al romanzo, per questo lo ringraziamo, che Canova non è stato solo un fautore del risveglio dei valori classici, ma si è distinto nell’attività di recupero e di restituzione dei capolavori d’arte. Un primato non strettamente creativo, ma di straordinario valore etico e simbolico. È stata un’impresa memorabile, combattuta fuori dai cruenti e tradizionali campi di battaglia, con un animo fiducioso proiettato al futuro.
Luca Nannipieri
Candore Immortale
Pagine: 240
Editore: Rizzoli
Prezzo: 16.00 €
Data di uscita: 13/09/2022
Opinionista