Conoscere per tutelare: due sondaggi con uno scopo comune. La nuova iniziativa dell’Università di Padova
Il Progetto MemO del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova avvia due indagini statistiche a livello nazionale per approfondire le ricerche sul fenomeno della falsificazione delle opere d’arte e dei beni culturali.
L’iniziativa si pone sulla scia di una pluriennale serie di azioni promosse dal Dipartimento dei Beni Culturali, dedicate ad approfondire, sul piano teorico, metodologico e applicativo, il tema della falsificazione, attraverso un approccio multidisciplinare e internazionale.
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio stabilisce (con l’art. 3) che il punto di partenza per la tutela del patrimonio culturale (e, di conseguenza, la sua valorizzazione e fruizione) sia una adeguata attività conoscitiva. Da questo presupposto sono state elaborate due indagini statistiche per la comprensione del fenomeno della falsificazione, elemento centrale anche alle nuove disposizioni previste con l’introduzione della Legge 22/2022 nel nostro ordinamento nazionale.
Il fenomeno, che pone le sue radici in tempi immemori, è da sempre connesso alle dinamiche del mercato, al sistema della domanda e dell’offerta, così come alle diverse regolamentazioni nazionali nonché alle scoperte e innovazioni nella ricerca archeologica e storico-artistica.
I questionari proposti intendono approfondire le conoscenze sul fenomeno della falsificazione (la sua percezione, la sua estensione e le sue ricadute sulla società contemporanea) attraverso il confronto con i principali operatori del settore (professionisti dei beni culturali, professionisti museali, case d’asta, antiquari, mercanti d’arte, operatori economici specializzati, fondazioni e archivi d’artista, artisti) così come con i fruitori dell’intero sistema dell’arte (appassionati, acquirenti occasionali, collezionisti).
Due questionari per indagare approfonditamente il tema.
Il primo questionario si rivolge ai professionisti della cultura coinvolti quotidianamente nella gestione, nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale e delle opere d’arte:
https://www.survio.com/survey/d/W3J/falsificazione-opere-arte
Il secondo questionario, invece, si rivolge alla società civile, dagli artisti ai collezionisti, dagli appassionati agli acquirenti occasionali:
https://www.survio.com/survey/d/R8J/collezionismo-falso-societa
Gli obiettivi di questa iniziativa riguardano lo sviluppo di nuove conoscenze e metodologie per la sempre migliore tutela del patrimonio culturale, oltre alla promozione di una cultura della legalità in ambito archeologico e storico-artistico.
I dati ottenuti, resi in forma anonima, saranno gestiti unicamente dall’Università degli Studi di Padova per fini scientifici e resi disponibili unicamente in forma aggregata.
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.