Il TPC consegna all’Ambasciatore del Panama un reperto archeologico oggetto di traffico illecito

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Il Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze ha restituito un reperto archeologico all’Ambasciatore della Repubblica di Panama, presso la sede della rappresentanza diplomatica di Roma. L’attività investigativa del personale del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze è nata in seguito a segnalazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato, che ha permesso di sequestrare con decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria, il bene poiché privo di documentazione attestante la lecita provenienza.

Il bene, faceva parte di una collezione privata, di proprietà di professionista deceduto. Nel dettaglio si tratta di una coppa integra in ceramica, in stile “Lagarto”, delle dimensioni di 10x8x4 cm, con un’ansa verticale rialzata e la parte superiore del corpo riportante una decorazione dipinta, risalente a un periodo massimo tra il 1000-1200 d.C. riconducibile alla cultura dei Gran Chiroquì, del valore commerciale di circa 5.000,00 euro.

Il bene, grazie alla cooperazione fornita dalla Rappresentanza Diplomatica di Panama presso lo Stato Italiano, è stato riconosciuto dalle Autorità culturali di quel paese come appartenente al proprio patrimonio nazionale. Alla luce di tale riscontro, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, in virtù della normativa vigente prevista dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs nr. 42/2004, ne ha disposto la restituzione al predetto Stato.

[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze].

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