Il TPC restituisce il libro “L’asino d’oro” di Apuleio, un’edizione del 1703 appartenuta alla congregazione dell’ordine dei Camilliani

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I Carabinieri del Nucleo di Udine del Comando Carabinieri Patrimonio Culturale, hanno restituito al direttore della Biblioteca del Seminario Vescovile Santa Maria della Pace di Cremona, un volume dal titolo L’asino d’oro di Lucio Apuleio filosofo platonico scritto dal poeta cartaginese Lucio Apuleio (125 – 170 d.c.) per “Domenico Louisa à Rialto 1703”. Si tratta di un esemplare molto raro in quanto unica versione dell’opera edita dallo stampatore e presente nel sistema bibliotecario nazionale con “sole tre registrazioni e nelle biblioteche europee in numero assai ridotto”. Il libro è molto noto nella letteratura latina, ed è conosciuto anche con il nome di Metamorfosi, nel quale si narra la celebre storia di Amore e Psiche, più volte ripresa nelle rappresentazioni artistiche fin dai tempi antichi. 

Il volume faceva parte dell’antico fondo della Biblioteca Camilliana di Cremona, confluita presso quella del Seminario vescovile nel 2005 su accordo di entrambe le parti. È verosimile pensare, nel corso di tale operazione di aggregazione, che alcuni volumi in carico alla biblioteca siano fuoriusciti nel corso del tempo in maniera illecita o non controllata. L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine, risale al 2022 e si è sviluppata a partire dalla verifica delle transazioni commerciali che avvengono sulle piattaforme online di vendita di libri. L’attenzione degli militari si è concentrata sul prezioso volume che era stato posto in vendita per la somma di 350 euro, spese di spedizione comprese, da parte di una donna residente nella provincia di Cremona: ne era venuta in possesso secondo non meglio note vicissitudini, come quelle che spesso accadono ai libri che fuoriescono dalle biblioteche senza più farne ritorno, evidenziando anche una certa inconsapevolezza nel trattare beni culturali di tipo librario.

Infatti, il libro recava chiaro ed inequivocabile il timbro ad inchiostro di appartenenza all’antica biblioteca cremonese e tanto è bastato per sottolineare quanto la messa in vendita sul mercato online di un tomo di tal pregio potesse integrare delle fattispecie di reato, come la ricettazione di beni culturali. Ciò ha consentito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona di emettere un decreto di sequestro che è stato eseguito nei confronti di una insegnante residente in provincia. La donna ha dichiarato di essere entrata in possesso del volume qualche decina di anni fa, avendolo acquistato presso la bancarella di un mercatino dell’antiquariato, e di aver deciso di rivenderlo per motivi personali su una piattaforma dedicata, dove i Carabinieri TPC l’hanno individuato. Le responsabilità, che dovranno essere accertate in sede di processo, non hanno escluso la possibilità, da parte della Procura cremonese, di procedere al dissequestro e alla contestuale restituzione del libro antico alla Biblioteca del Seminario Vescovile di Cremona, suo legittimo proprietario.

Nei giorni scorsi, infatti, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine che hanno condotto gli accertamenti, hanno potuto riconsegnare nelle mani del direttore dell’Ente, don Paolo Fusar Imperatore, il prezioso volume affinché fosse reintegrato nel patrimonio librario della biblioteca.

[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine].

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