“DesaparTecidos”. Una rivista sui furti d’arte nata tra i banchi di scuola

(Tempo di lettura: 3 minuti)

Ѐ nata lo scorso giugno la rivista DesaparTecidos. Storie di capolavori artistici illecitamente sottratti, tra nebulosi inabissamenti e luminose riemersioni. Il merito di farla conoscere alla redazione di JCHC è di Gaia Pallante, studentessa del Liceo Classico “Augusto” di Roma, nella lettera che scrive a nome della 5A dell’Istituto e in cui illustra il suo lavoro e quello dei suoi compagni di classe, coordinati dalla professoressa di Storia dell’Arte, Claudia Terribile, per la realizzazione della rivista.

Siamo particolarmente lieti oggi di pubblicare il progetto editoriale di questi straordinari ragazzi, che formati in maniera esemplare, hanno compreso il valore del Patrimonio Culturale e la necessità di preservarlo dalle aggressioni criminali, dall’incuria e dall’indifferenza.

Da parte nostra un grazie infinito!

Roma, 1 luglio 2022

Spett.le THE JOURNAL OF CULTURAL HERITAGE CRIME 
Alla cortese attenzione della redazione

Oggetto: presentazione della rivista DesaparTecidos – Classe 5A, Liceo Classico Augusto, Roma, a.s. 2021-2022

Buongiorno, mi chiamo Gaia Pallante, sono una studentessa del Liceo Classico Augusto di Roma e vi contatto a nome della classe 5A dello stesso istituto per sottoporre alla vostra attenzione quanto indicato in oggetto.
Grazie al progetto di istituto “Arte ed Educazione civica”, dedicato alla tutela del patrimonio artistico, nel gennaio 2022 abbiamo avuto l’opportunità di seguire una conferenza del capitano Pirronti, che ci ha illustrato l’avvincente attività del Comando Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. Successivamente, la nostra docente di Storia dell’Arte, prof.ssa Claudia Terribile, ha approfondito con noi in classe alcuni degli argomenti trattati, permettendo a noi studenti di conoscere un mondo del tutto inesplorato. Assecondando la nostra curiosità, ci ha preparato un’ampia bibliografia sul tema, proponendoci di realizzare un progetto di classe. Tra i diversi siti e link condivisi, ci ha fatto conoscere anche il Journal of Cultural Heritage Crime perché costituisse per noi fonte di nuove informazioni e per impostare il lavoro redazionale. Divisi in gruppi, abbiamo quindi scelto diversi argomenti, raccolto bibliografia, cercato immagini e scritto articoli. Alcuni studenti si sono specificamente dedicati all’impaginazione e alla formattazione dei contenuti inviati dai compagni. C’è chi ha elaborato il logo, chi ha raccolto notizie su film o romanzi dedicati all’argomento. Io ho avuto il ruolo di caporedattrice e ho supervisionato il lavoro insieme alla professoressa. Abbiamo seguito per mesi il destino di molti capolavori, lavorando da gennaio a giugno, e portando infine proprio in questi giorni la nostra rivista anche all’Esame di Stato, come percorso di Educazione civica.

Possiamo dire di esserci pienamente riconosciuti nel progetto da voi intrapreso, volto al censimento e alla recensione dei reati che quotidianamente affliggono il nostro patrimonio. Siamo rimasti molto colpiti e ispirati dal coraggio dei vostri specialisti che tanta cura dedicano a contenuti troppo spesso confinati nella “terza pagina” dei giornali – come si denuncia nell’articolo “The Journal of Cultural Heritage Crime: An Editorial Project” (Stolen Heritage, 2021). Abbiamo apprezzato soprattutto l’innovativa interazione della vostra rivista con l’utenza, fondata su una vincente strategia di contaminazione mediatica, tra canali tradizionali e ufficiali e social network. Questo in particolare ci ha mostrato quanto sia importante il nostro ruolo e quello della scuola nell’impresa più preziosa per la protezione del patrimonio: la conoscenza.

Con piacere inviamo quindi alla vostra attenzione una copia, cartacea e digitale, del nostro DesaparTecidos – Storie di capolavori artistici illecitamente sottratti, tra nebulosi inabissamenti e luminose riemersioni.

Il gioco di parole è un evidente richiamo al dramma che sconvolse l’Argentina e il Cile negli anni Settanta del Novecento quando, nel contingente clima dittatoriale, numerosi dissidenti politici furono vittime di spietate persecuzioni che ne decretarono la misteriosa scomparsa. Proprio come i beni culturali hanno subito nei secoli, e continuano a subire, incredibili e inaudite profanazioni, divenendo protagonisti – quasi silenziosi màrtiri – di trafugamenti e oltraggi.

In qualità di studenti, siamo convinti che la conoscenza possa invertire la rotta fuori fuoco del mondo e per questo auguriamo al Journal of Cultural Heritage Crime una propizia prosecuzione del suo lavoro.

Sperando in un Vostro gradito riscontro, porgiamo i nostri più distinti saluti, Gaia Pallante e la classe 5A del Liceo Augusto di Roma

La copertina della rivista. Cliccare sull’immagine per visualizzarne il contenuto

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