Torna alla Chiesa di San Ruffillo a Bologna un dipinto del Seicento rubato oltre 70 anni fa

Un olio su tela raffigurante la Madonna di Loreto in gloria di angeli con San Sebastiano e San Rocco รจ stato riconsegnato dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna,ย Ten. Col. Giuseppe De Gori, a Don Roberto Castaldi, parroco di San Ruffillo a Bologna.
La cerimonia si รจ svolta alla presenza dellโArcivescovo di Bologna,ย S.Em. Card. Matteo Zuppi, del Presidente del Quartiere Savena,ย Marzia Benassi, della Storica dellโArte addetta allโUfficio dei Beni Culturali dellโArcidiocesi di Bologna,ย dott.ssa Anna Maria Bertoli Barsotti,ย e dei rappresentanti dellโArma Territoriale dislocati nel capoluogo felsineo.ย ย
La pala dโaltare, delle dimensioni di 267×172 cm e risalente ai primi del Seicento, dichiarata dispersa a causa dei gravi danni al patrimonio culturale subiti nel corso della Seconda Guerra Mondiale dalla Chiesa di San Ruffillo, รจ stata recuperata dal Nucleo TPC di Bologna nel mese di ottobre 2021.ย

Lโaccurata attivitร di indagine รจ stata sviluppata dai Carabinieri TPC dopo essere venuti a conoscenza, nel corso della regolare attivitร di controllo, della vendita, presso una casa dโaste italiana, di una importante pala dโaltare di probabile provenienza emiliana.
Nonostante lโimmagine dellโopera non fosse registrata nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando TPC, i meticolosi accertamenti condotti hanno permesso di appurare che il dipinto, benchรฉ posto in vendita con la generica indicazione di โpala dโaltare di maestro marchigiano degli inizi del XVII secoloโ, non era altro che la preziosa opera bolognese Madonna di Loreto in gloria di angeli con San Sebastiano e San Rocco, riconducibile ai primi decenni del Seicento, realizzata, secondo i modi che rimandano agli allievi di Ludovico Carracci, per essere collocata nella Chiesa di San Ruffillo e rimasta conservata almeno fino alla fine del 1946 nella Chiesa di S. Michelino di Bologna ove era stata trasferita in seguito alle citate vicende belliche.ย
Per lโesito positivo della vicenda sono risultati fondamentali gli accertamenti condotti dai Carabinieri TPC attraverso la consultazione delle opere catalogate dal Prof. Federico Zeri e custodite dallโomonima Fondazione bolognese dellโUniversitร di Bologna. Grazie alla catalogazione del bene operata dallโillustre studioso, nel periodo dal 1920 al 1950, si poteva acquisire la fotografia dellโepoca, confrontarla con quella del bene posto in vendita e riscontrarne la perfetta corrispondenza con la pala dโaltare che allโepoca del rilevamento si trovava custodita proprio sul primo altare a destraย della Chiesa di San Ruffillo a Bologna.ย


Fotografia del dipinto risalente al periodo 1920-1950, tratta dal catalogo online dellโarchivio fotografico Fondazione Federico Zeri dellโUniversitร di Bologna (al nr. 55481 โ Collezione Fototeca Zeri). | Fotografia del dipinto recuperato |
Per lโesito positivo della vicenda sono inoltre risultate importanti le ricerche condotte dallโArcidiocesi di Bologna, che attraverso la consultazione degli archivi ecclesiastici, poteva riscontrare sia lโavvenuta scomparsa del dipinto, come giร riportato nella pubblicazione San Ruffillo Mille Anni di Storia โ Decennale Eucaristica del 18 maggio 1986, che lโantica iscrizione del bene nellโinventario storico dei beni dellโArcidiocesi di Bologna (nello specifico di quelli appartenenti alla suindicata Chiesa),ย ย risalente al 20 agosto 1837 e anche le schede di catalogazione dei beni artistici operata nel 1932 dalla competente Soprintendenza.
Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore, dott. Marco Forte, hanno cosรฌ permesso di confermare che lโopera, acquistata da oltre tre decenni da una famiglia felsinea che poi ne ha tentato la vendita nel 2021, era proprio quella trafugata da oltre settanta anni ai danni dellโEnte Ecclesiastico.ย ย
La citata Autoritร Giudiziaria, a parziale conclusione delle indagini, ha disposto il dissequestro del dipinto, consentendo cosรฌย allโArcidiocesi di Bologna di restituirlo alla collettivitร proprio in occasione della Festa della Parrocchia di San Ruffillo e di poterlo esporre, dopo un necessario restauro, allโammirazione dei fedeli.ย
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna].


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