Al Museo Egizio la mostra “Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo”
Si è tenuta in mattinata la conferenza stampa di apertura mostra, che vede operare in sinergia il Museo Egizio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e i Musei Reali. Tre le sedi espositive

Il Museo Egizio, virtuoso esempio nella gestione innovativa volta alla sensibilizzazione del pubblico alla cultura, ospita per la prima volta una mostra di arte contemporanea. Coniugandosi con opere millenarie, essa mira al dialogo tra antico e moderno su un tema di stringente attualità, quello della distruzione del patrimonio culturale, e più in generale sul ruolo dei musei nelle azioni di tutela.
Con l’obiettivo di fare cerchio intorno alle pregnanti tematiche del progetto, contribuiscono al percorso espositivo, mettendo in campo le proprie risorse scientifiche e le rispettive sedi, anche la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e i Musei Reali.
La mostra sarà accessibile al pubblico dal 9 marzo al 9 settembre 2018.
Sedi e orari:
Museo Egizio, via Accademia delle Scienze 6, Lun 9 – 15, Mar e Dom 9 – 18.30
Fondazione Sandretto Re Rebaudegno, via Modane 16, Giov 20 – 23, Ven Sab e Dom 12 – 19
Musei Reali di Torino, Piazzetta Reale 1, Mar – Dom 8.30 – 18

Il catalogo della mostra |
Sull’evento si veda anche:
Christian Greco: “Racconterò le statue come vittime della Storia”


Archeologa e giornalista. Specialista in art crime e archeologia legale, si occupa di informazione e comunicazione finalizzate alla tutela del patrimonio culturale.
Laureata con lode in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente Archeologici, presso l’Università del Salento. Ha conseguito con lode il diploma presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica “Dinu Adamesteanu”, il Master di II livello in “Valorizzazione del Patrimonio Culturale”, promosso dalla Scuola Superiore ISUFI dell’Ateneo salentino, e il Master biennale di II livello in “Esperti nelle attività di valutazione e di tutela del patrimonio culturale” all’Università di Roma Tre. Presso la LUISS ha frequentato il Corso Executive in “Intelligenza Artificiale e Personal Media: Nuovi Modelli per la Comunicazione e Giornalismo”, organizzato dal Master in “Giornalismo e Comunicazione multimediale” del Centro di Ricerca Data Lab in collaborazione con la School of Government dell’Università LUISS Guido Carli. Ha inoltre frequentato il corso on line su “Engaging the european art market in the fight against illicit trafficking in cultural property” organizzato dall’UNESCO e il corso on line su “Antiquities Trafficking and Art Crime” dell’Università di Glasgow. Ha partecipato a numerose campagne di scavo in ambito universitario e successivamente come responsabile di cantiere per la Soprintendenza Archeologica di Roma. Ha fondato e dirige dal 18 settembre 2018 “The Journal of Cultural Heritage Crime”, la prima testata giornalistica on line in Italia sul tema del traffico illecito di beni culturali. È socio fondatore e presidente dell’Associazione Culturale APS “Art Crime Project.