Morgantina e il Re Gustavo VI Adolfo di Svezia. Immagini e testimonianze di un incontro fortunato
Una mostra fotografica e documentale al Museo Archeologico di Aidone per celebrare i settant’anni dall’arrivo di Gustavo VI Adolfo di Svezia a Serra Orlando e l’avvio delle ricerche internazionali sul sito di Morgantina, con materiali inediti dagli archivi di Princeton e delle missioni archeologiche
In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2025, il Museo Archeologico Regionale di Aidone ospiterà, a partire da sabato 14 giugno alle ore 18.00, la mostra fotografica e documentale intitolata Un re tra le rovine. Gustavo VI Adolfo di Svezia a Serra Orlando e la scoperta di Morgantina. 1955–2025. L’iniziativa rientra all’interno di un più ampio programma di valorizzazione e riflessione scientifica sul sito archeologico di Morgantina, a settant’anni dall’inizio degli scavi sistematici.
Promossa da Archeoclub d’Italia – sede di Aidone – in collaborazione con la Missione Americana a Morgantina, l’Archivio di Princeton e il Dipartimento di Arte e Archeologia della stessa università, la mostra è frutto di una sinergia con il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, il Comune di Aidone e altri enti di ricerca.
L’esposizione include 40 fotografie in bianco e nero, perlopiù inedite, che documentano la visita del Re Gustavo VI Adolfo di Svezia e della Regina nel territorio di Aidone tra ottobre e novembre del 1955. Le immagini costituiscono una preziosa testimonianza visiva del contesto storico e culturale in cui prese avvio l’indagine archeologica a Morgantina, rappresentando anche un’importante fonte per lo studio delle relazioni internazionali nel campo dell’archeologia mediterranea della metà del XX secolo.
A completamento del percorso espositivo, saranno presentati documenti d’archivio, anch’essi inediti, provenienti dall’Archivio di Princeton, dall’Archivio di Stato di Enna e dalla collezione privata di Marco Incalcaterra. Inoltre, la mostra comprenderà materiali storici originali appartenenti alla Missione Americana, rilevanti per la ricostruzione dell’ambiente e delle metodologie di ricerca archeologica dell’epoca.
La curatela scientifica è affidata all’archeologa Serena Raffiotta, socia dell’Archeoclub e studiosa del sito di Morgantina, con il contributo del Prof. Frederick Whitling, ricercatore svedese specializzato nella figura di Gustavo VI Adolfo.
“La storia è fatta dagli uomini, da scelte, da visioni – dichiara Carmelo Nicotra, Direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina – Gli archeologi professionisti, gli appassionati archeologi ci hanno restituito la memoria della nostra terra della nostra comunità. Non è un caso che la prima iniziativa con la quale si vogliono e celebrare i 70 anni dall’inizio degli scavi a Morgantina sia dedicata a Gustavo VI Adolfo di Svezia, una figura emblematica e anche simbolica che ha segnato l’inizio di un percorso di grande valenza per il nostro territorio ennese e siciliano.”
A sottolineare l’importanza di questo anniversario interviene anche Cinzia Randazzo, presidente in carica di Archeoclub Aidone Morgantina:
“La mostra ‘Un Re tra le rovine’ celebra i 70 anni dalla scoperta di Morgantina e racconta un momento storico fondamentale della sua storia. Morgantina è viva, è amata e capace di unire mondi lontani. Questo evento è più di una mostra: è un inno alla cooperazione, alla bellezza di un territorio che non smette mai di raccontare. La cultura è il nostro motore: conoscere il passato per comprendere il presente e costruire il futuro. Un evento che crea ponti oltre i confini e oltre il tempo, grazie all’amore per il patrimonio e alla collaborazione internazionale.”
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, con il sostegno di soggetti privati quali Gruppo Arena, Masseria Bannata di Nietta Bruno e Aristeia Farmaceutica di Luca Leanza. Alla realizzazione dell’evento contribuisce anche il nostro Journal, insieme con l’Associazione Art Crime Project, fin dalla sua fondazione impegnata nella tutela del patrimonio culturale.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino alla fine del 2025 con ingresso gratuito. Essa rappresenta un’occasione significativa per approfondire, attraverso fonti dirette e materiali inediti, la fase pionieristica degli scavi a Morgantina e l’apporto del contesto internazionale alla valorizzazione del patrimonio archeologico siciliano.


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