Rafforzamento del contrasto al traffico dei beni culturali trafugati
Abstract – Questo articolo analizza quattro casi studio relativi a piattaforme e strumenti utilizzati dalle forze dell’ordine, su scala internazionale, per l’attività operativa di contrasto al traffico dei beni culturali trafugati. Viene esaminato il ruolo della tecnologia come supporto operativo, evidenziando come essa possa facilitare l’accesso diretto ai database delle forze dell’ordine in cui sono segnalate le opere sottratte. L’analisi si concentra sulle caratteristiche e sulle tecnologie impiegate da queste piattaforme, adottando un metodo comparativo e avanzando proposte per potenziare i controlli e promuovere la partecipazione attiva delle comunità.
I. Introduzione
Il tema della sicurezza (1) nei luoghi che costituiscono o contengono beni culturali è complesso per le seguenti motivazioni: sicurezza dei beni e delle persone; fruizione e conservazione del patrimonio culturale. Nell’analisi del rischio (2) è necessario sviluppare progetti di sicurezza nell’ambito dei beni culturali per evitare loro danneggiamenti, sottrazioni, esportazioni illecite o dispersioni (3). È necessario proteggerli e, al contempo, consentire la loro fruizione ad un numero in crescita di persone. Edifici e beni, contenitori e contenuto, abbisognano di protezione e, pertanto, è necessario prevenire e adottare le misure idonee a evitare effrazioni, intrusioni, vandalismi, furti, rapine, danneggiamenti e attentati, elevando gli standard di sicurezza anticrimine (4). Per fornire assistenza alle vittime di furti (5) e per promuovere il coinvolgimento attivo delle comunità all’uso delle tecnologie, è necessario comprendere le attuali lacune e le sfide (6) relative alle soluzioni tecnologiche, promuovendo la facilitazione dell’uso della tecnologia, dalla segnalazione al recupero dei beni culturali trafugati (7). L’obiettivo è quello di fornire una sistematizzazione della conoscenza (SoK) fornendo set di criteri, una tabella comparativa dei quattro casi studio, analizzando gli strumenti adottati da forze dell’ordine italiane e di altri Paesi e fornendo proposte per promuovere il miglioramento delle tecnologie.
II. Metodologia di ricerca
La metodologia di ricerca è stata effettuata attraverso la consultazione di articoli di giornale, monografie e ricezione di comunicati stampa redatti dalle forze dell’ordine. La documentazione è stata analizzata e sono emerse similitudini, sia negli obiettivi che nelle tecnologie, dei quattro programmi. I loro requisiti possono essere utilizzati per offrire assistenza alle vittime di furti e alle strutture museali, siti archeologici, archivi, biblioteche e tutti quegli edifici che conservano beni culturali. I quattro programmi sono disponibili anche su app, scaricabili su proprio mobile, per una fruizione più veloce. Questi programmi prevedono anche il coinvolgimento delle comunità per una collaborazione proficua con le forze dell’ordine, così da promuovere una maggiore presa di coscienza del valore dei beni culturali che devono restare fruibili da chiunque, al di là di parametri quali fascia d’età, classe sociale, livello di alfabetizzazione, etnia.
III. Progetti selezionati
In questo SoK sono stati selezionati quattro programmi in base ai seguenti criteri:
– tecnologie a supporto al contrasto del traffico dei beni culturali;
– supporto tecnologico alle attività operative delle forze dell’ordine;
– disponibilità all’uso di programmi da parte di chiunque.
I programmi selezionati sono i seguenti:
Stolen Works Of Art Detection System S.W.O.A.D.S. (8) tecnologia implementata con l’A.I. a supporto delle attività operative del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (9) (Italia);
HeritageWatch.AI (10) sistema basato sull’A.I. per la tutela del patrimonio culturale fondato da quattro organizzazione ALIPH, Iconem, Microsoft e Planet (Francia);
ID-Art (11) database sulle opere d’arte rubate, gestito da Interpol, a supporto delle forze dell’ordine dei Paesi membri dell’U.E. nelle loro indagini internazionali (Francia);
National Stolen Art File NSAF (12) database di opere d’arte e beni culturali rubati creato dal Federal Bureau of Investigation FBI (Stati Uniti d’ America).
Gli obiettivi:
Stolen Works Of Art Detection System (S.W.O.A.D.S.)
- incremento del numero di feedback positivi nei siti web e aumento della forza d’azione per poter indagare sia nei social media che nel deep web con processi di ricerca automatica dei dati di interesse;
- semplicità di richiesta e aumento numerico delle valutazioni fotografiche, richieste dalle Forze dell’ordine nazionali;
- miglioramento dello S.W.O.A.D.S. italiano per progetti transnazionali, per lo scambio di informazioni e la collaborazione tra sezioni specializzate delle Forze dell’ordine dei Paesi membri dell’Unione Europea.
HeritageWatch.AI
- mappare i cambiamenti climatici e i disastri naturali, come terremoti, alluvioni e incendi, per prevederne l’impatto sul patrimonio culturale;
- valutare i danni causati da disastri naturali, cambiamenti climatici o conflitti sul patrimonio culturale;
- contribuire alla lotta contro il traffico illecito di beni culturali, identificando le attività di saccheggio.
ID-Art
- verificare se un bene culturale che si desidera acquistare è inserito nel database di opere d’arte rubate;
- creare un catalogo di beni culturali con il contributo di musei, curatori, proprietari di collezioni d’arte, artisti, forze dell’ordine e cittadini, registrando immagini e caratteristiche;
- geolocalizzare un sito che deve essere protetto.
National Stolen Art File (NSAF)
- segnalare opere d’arte e beni culturali rubati;
- risolvere i casi di furti consentendo a chiunque di accedere al database di opere d’arte rubate e fornendo feedback per il recupero dei beni culturali.
Le caratteristiche tecnologiche:
Stolen Works Of Art Detection System (S.W.O.A.D.S.)
- utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e della tecnologia 3D (SWOADS2);
- diffusione e condivisione delle funzionalità a livello internazionale (SWOADSnet);
- creazione di nuove aree e motori di ricerca;
- riconoscimento automatico di beni appartenenti alla RED list dell’International Council of Museum (13), di reperti provenienti da scavi illegali e di oggetti contraffatti;
- analisi e riconoscimento di oggetti tridimensionali;
- scansione di video per identificare gli asset di interesse all’interno dei frame.
HeritageWatch.AI
- digitalizzazione 3D multiscalare;
- osservazione satellitare di aree della Terra;
- integrazione dei dati geospaziali;
- analisi dell’archivio di immagini;
- raccolta dati tramite crowdsourcing.
ID-Art
- ottenere accesso mobile al database Interpol;
- riconoscimento delle immagini inserite nel database di oggetti rubati;
- registrazione dei dati geospaziali;
- servizio gratuito per dispositivi mobile Apple e Android;
- disponibilità nelle lingue ufficiali dell’Interpol (arabo, inglese, francese e spagnolo).
National Stolen Art File (NSAF)
- utilizzare la ricerca gratuita per trovare oggetti rubati in base a posizione, descrizione, tipologia di opera d’arte;
- filtrare le opere d’arte rubate per categoria, come disegni, acquerelli, dipinti, arazzi;
- condivisione delle voci tramite SMS, e-mail o social media.

Tabella 1 – Criteri di valutazione dei quattro programmi
IV. Proposte
Sono state elaborate proposte, rivolte alle forze dell’ordine internazionali, per il rafforzamento del contrasto al traffico dei beni culturali trafugati: coinvolgimento di istituzioni scolastiche per sensibilizzare gli studenti, operatori e docenti, in tema di prevenzione e recupero dei beni culturali trafugati; dialogo capillare con i vari enti religiosi, su scala globale, per implementare sistemi di catalogazione e registrazione, creando archivi digitali con immagini e descrizioni dei beni culturali, collegati con i database delle forze dell’ordine, per la difesa dei beni conservati all’interno degli edifici religiosi; coinvolgimento delle ong benefiche ed umanitarie nello svolgimento di attività di sensibilizzazione delle comunità sulla difesa del patrimonio culturale, diffondendo l’uso di programmi e tecnologie.
V. Conclusioni
Il presente contributo ha voluto mettere in evidenza quattro programmi di sicurezza utilizzati dalle forze dell’ordine in Italia e all’estero. Si tratta di software in continua evoluzione per l’attività di contrasto al traffico dei beni culturali.
In una società in continuo cambiamento e per reagire alle costanti minacce al patrimonio culturale è necessario diffondere l’uso consapevole di strumenti che siano valido ausilio alle attività operative delle forze dell’ordine (13).
VI. Bibliografia e sitografia
(1) P. Marchini. Il progetto sicurezza: obiettivi, requisiti, analisi e gestione dei rischi, in <<Notiziario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali>>, a cura dell’Ufficio Studi, nn. 62-64, pp. 140-143.
(2) Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con decreto 10 maggio 2001, pubblicò l’Atto di indirizzo sui criteri tecnico scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, nell’ambito V-Sicurezza del museo.
(3) La sicurezza anticrimine nei musei. De Luca Editori d’Arte.
(4) T. Bazley. Crime of the Art World. Santa Barbara. 2010.
(5) The Fight Against Illicit Trafficking of Cultural Object. The 1970 Convention: Past and Future, Information kit, UNESCO 2011 (https://unesdoc.unesco.org/images/0019/001916/)
(6) P. Guidi. Uomini e tecnologie per la protezione dei beni culturali. Ed Fondazione Hruby. Milano 2012.
(7) Heritage Crime Impact Statements, English Heritage. ARCH 2014.
(8) Attività operativa 2024. Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
(9) Ministero della Cultura. Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. URL: https://cultura.gov.it/carabinieritpc
(10) The Journal of Cultural Heritage Crime. Parigi. Nasce Heritage Watch AI: l’intelligenza artificiale al servizio della tutela del patrimonio culturale. URL: https://www.journalchc.com/2025/02/14/parigi-nasce-heritagewatchai-lintelligenza-artificiale-al-servizio-della-tutela-del-patrimonio-culturale/
(11) Interpol. ID-Art mobile app. URL: https://www.interpol.int/Crimes/Cultural-heritage-crime/ID-Art-mobile-app
(12) FBI. National Stolen Art File app. URL: https://www.fbi.gov/news/apps/national-stolen-art-file-app
(13) Icom-Italia. Il Codice Etico ICOM per i Musei. URL: https://www.icom-italia.org/codice-etico-icom/
(14) Le Muse News. L’attività del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel 2024. URL: https://www.lemusenews.it/lattivita-del-comando-carabinieri-per-la-tutela-del-patrimonio-culturale-nel-2024/ta-del-comando-carabinieri-per-la-tutela-del-patrimonio-culturale-nel-2024/

Ha conseguito la laurea magistrale in “Storia e Società” presso l’Università degli Studi Roma Tre (2019). È iscritta all’Albo dei Giornalisti – Elenco Pubblicisti (2015). È fondatrice, editrice e direttrice responsabile del quotidiano web “Le Muse News” ed è autrice di pubblicazioni di carattere storico.