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Venezia è intenta a celebrare il settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo con un calendario di iniziative che vede coinvolti il Comune, l’Università Ca’ Foscari e molte altre realtà associative.

Purtroppo, non tutta la città può dirsi pronta a questa importante ricorrenza: in contrada San Giovanni Crisostomo, nell’antica corte Sabionera nonché ex deposito delle sabbie da costruzione, sorgevano le dimore e il deposito merci della famiglia Polo.

L’area in cui risiedeva il viaggiatore veneziano, vissuto tra il 1254 e il 1324 e passato alla storia per le memorie dei suoi viaggi in Oriente racchiuse nell’opera Il Milione, fu devastata da un incendio negli ultimi anni del 1500, per poi fare posto all’attuale teatro Malibran. Sopravvissuto a tutto questo il portale medievale, si pensa l’ingresso della domus della famiglia Polo, impreziosito da una cornica marmorea con bassorilievi bizantini, forse predati proprio a Bisanzio dai Veneziani nell’occasione del sacco nell’anno 1204.

Oggi l’area, la Corte del Milion, si presenta in pessime condizioni: scritte sui muri, spazzatura e affissioni abusive hanno reso il sotoportego della casa di Marco Polo, già da molti anni, un luogo degradato della laguna. La speranza è quella di assistere alla ripulita del sito, proprio in virtù dei festeggiamenti che vogliono celebrare i 700 anni dalla morte, nonché i 770 anni dalla nascita del personaggio veneziano.

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