Ministero della Cultura e Gruppo FS insieme per la tutela del patrimonio e lo sviluppo infrastrutturale

Il Gruppo FS e il Ministero della Cultura consolidano la loro partnership attraverso il rinnovo del Protocollo d’Intesa con Archeolog ETS, la onlus del Gruppo FS. L’obiettivo è quello di restaurare, conservare e valorizzare i reperti archeologici emersi durante i lavori alle opere ferroviarie e stradali in tutto il territorio italiano

(Tempo di lettura: < 1 minuto)

La sinergia tra lo sviluppo infrastrutturale e la tutela del patrimonio culturale si traduce nella trasformazione dei ritrovamenti archeologici da possibili ostacoli a vere e proprie opportunità per la valorizzazione culturale del Paese.

Nel Lazio già due recenti episodi di successo di questa collaborazione. A Pomezia, durante i lavori di manutenzione di un cavalcavia ferroviario, l’intervento archeologico ha portato alla scoperta di resti risalenti al II-IV secolo d.C., tra cui un tracciato stradale con solchi dovuti al passaggio dei carri e strutture murarie di una villa rustica. A Furbara, durante un intervento di messa in sicurezza idraulica sulla linea Roma-Pisa, sono emersi i resti di un insediamento produttivo e commerciale, testimoniati da un’iscrizione in lingua etrusca su un’anfora vinaria recuperata nel sito. La valorizzazione dei beni archeologici emersi durante la realizzazione di opere ferroviarie e stradali sarà garantita attraverso iniziative come mostre, mecenatismo e pubblicazioni.

La collaborazione tra il Gruppo FS e il Ministero della Cultura si propone come un modello virtuoso di cooperazione tra sviluppo infrastrutturale e salvaguardia del patrimonio culturale, che auspica la potenzialità di porre l’Italia al centro di un processo che trasforma il passato in una risorsa per il futuro.

Ultimi articoli

error: Copiare è un reato!