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In occasione della 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai, Re Carlo III ha catturato l’attenzione dei media indossando una cravatta con la bandiera greca. Numerose le domande dietro questa decisione apparentemente simbolica.

The Guardian dichiara che la scelta sia puramente estetica, un omaggio alle sue radici, mentre i media greci si sono affrettati a leggere una silenziosa manifestazione di sostegno in riferimento alle attuali tensioni tra Regno Unito e Grecia sull’annosa questione della restituzione dei marmi del Partenone, in seguito al recente annullamento dell’incontro tra i premier Rishi Sunak e Kyriakos Mitsotakis.

Indipendentemente dalla possibile posizione, intenzionale o meno, evocata dalla cravatta di Re Carlo III, la sua partecipazione al vertice mondiale sull’azione per il clima conferma inequivocabilmente la sua leadership nel promuovere l’importanza e l’urgenza di questioni ambientali cruciali: accelerare la transizione energetica, definire i finanziamenti per il clima, mettere la natura, le persone, la vita e i mezzi di sussistenza al centro dell’azione per il clima, ponendo alla base di tutte le iniziative la piena inclusività.

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