Al via la seconda edizione del “BarbablùFest”
Palermo. L’anno scorso, sotto l’egida della Testa di Ade, è nato un festival che, benché alla prima edizione, ha raccolto grande pubblico attorno all’area archeologica di Morgantina nei pressi di Aidone (EN). La scultura, detta affettuosamente Barbablù, fu trafugata in Sicilia e ritrovata al Getty Museum di Malibu, facendo poi ritorno a casa nel 2016.
Questa seconda edizione partirà dal 19 luglio e andrà avanti fino 7 agosto, stavolta non solo a Morgantina ma anche alla Villa romana del Casale e a Piazza Armerina.
Ritorna dunque il BarbablùFest, replicando il mood creato dai suoi ideatori, Pietrangelo Buttafuoco e il regista e drammaturgo Giuseppe Dipasquale: una miscela inestricabile di musica popolare e colta, teatro classico e palcoscenico impegnato, ovvero tutto quello che la testa fa dire sul mito, teatro, musica e altro, lontani dallo scontato, dalla stagione preordinata, dal cartellone costruito a tavolino.
Il cartellone sarà presentato a Palermo lunedì 11 luglio p.v. alle 11.30 al RISO, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, diretto da Maddalena De Luca, alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà, del direttore del parco archeologico di Villa del Casale e Morgantina, Liborio Calascibetta, del sindaco di Aidone, Nuccio Chiarenza, dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco e del direttore artistico, il regista Giuseppe Dipasquale.
La produzione esecutiva e l’organizzazione generale saranno a cura di Terzo Millennio di Andrea Peria Giaconia.
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