FAKES da Alceo Dossena ai falsi Modigliani
In corso a Palazzo Bonaccossi a Ferrara una mostra dedicata al falso nell’arte. Nata da unโidea di Vittorio Sgarbi e curata da Dario del Bufalo e Marco Horak, con la collaborazione di Pietro di Natale, l’esposizione รจ organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei dโArte del Comune di Ferrara in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

In primo piano la vicenda artistica di Alceo Dossena (1878-1937), scultore cremonese e abile imitatore in grado di mescolare motivi e stili di diversi artisti. La maestria di Dossena era quella di dotare le sue opere della patina del tempo, rendendole cosรฌ convincenti da essere attribuite a Simone Martini, Mino da Fiesole, Donatello e Verrocchio.
Conclusa la formazione cremonese, nel 1908 Dossena si trasferisce a Parma, dove lavora come copista nella bottega dello scalpellino Umberto Rossi, di cui diventa socio. Trasferitosi successivamente a Roma, durante la prima guerra mondiale, conosce gli antiquari Alfredo Fasoli e Alfredo Pallesi che gli commissionano un gran numero di sculture โallโanticaโ da vendere a facoltosi clienti americani come autentiche. Intorno al 1926 iniziano a circolare le prime voci sullโesistenza di un artista italiano autore di falsi. Due anni piรน tardi scoppia lo scandalo a cui seguirร una lunga stagione di processi. Da quel momento Dossena comincia a firmare e datare i suoi lavori, affermandosi come uno dei maggiori virtuosi della scultura del tempo.
Ma la vicenda di Dossena non รจ un caso isolato. Tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo aumenta infatti la domanda di opere antiche da parte dallโaristocrazia europea e ancor piรน dai ricchi statunitensi. ร in questo momento che sul mercato vengono immessi numerosi falsi realizzati da abili artisti-artigiani come: Giovanni Bastianini, il piรน celebre scultore-falsario dellโOttocento, autore di opere in stile rinascimentale, Icilio Federico Joni, che nella sua autobiografia del 1932 si definisce ยซpittore di quadri antichiยป specializzato in tavole dal fondo oro nello stile dei Primitivi senesi, e Umberto Giunti, allievo ed erede di Joni. Non mancano altresรฌ casi ferraresi e padani, come documenta la selezione suggerita da Lucio Scardino, con sculture di artisti operanti tra Otto e Novecento che si impegnano a far rivivere uno stile neo-estense, tra falsificazione e revival; tra essi Gaetano Davia, Ambrogio Zuffi, Antonio Alberghini, Giacomo Zilocchi, Enzo Nenci, Ulderico Fabbri.
Una sezione della mostra รจ dedicata alle celebri โteste di Modiglianiโ ritrovate nel Fosso Reale di Livorno nellโestate del 1984. Ritenute autentiche da eminenti critici dโarte, si scopre in seguito che si tratta di una goliardata architettata da tre studenti universitari, Pietro Luridiana, Pier Francesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, e, per protesta, da Angelo Froglia, scultore e pittore livornese.

Modรฌ 1, estate 1984
Granito, cm 41,5 x 25,5 x 15,4
Comune di Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori

Michele Ghelarducci
Pietro Luridiana
Modรฌ 2, estate 1984
Pietra arenaria, cm 43,5 x 36,5 x 11
Comune di Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori

Modรฌ 3, estate 1984
Pietra arenaria, cm 40,5 x 23 x 15
Comune di Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori
Ad integrazione della mostra di Palazzo Bonacossi รจ esposta al Museo Schifanoia una delle due copie fotografiche del Seppellimento di santa Lucia di Caravaggio, oggi a Siracusa, realizzate dalla Fondazione Factum Arte in occasione della mostra Caravaggio. Il contemporaneo (Rovereto, Mart, 9 ottobre 2020 โ 14 febbraio 2021). Lโ osservazione della copia vuole spingere il visitatore a interrogarsi sullโidentitร dellโopera dโarte ma anche ad apprezzare i risultati delle piรน avanzate tecnologie capaci di riprodurre con estrema precisione la materialitร di dipinti e sculture di ogni epoca. La copia รจ in grado di ingannare il visitatore, come รจ accaduto a coloro che hanno dovuto analizzare le opere dei falsari esposte a Palazzo Bonacossi per valutarne lโautenticitร .
La mostra รจ visitabile fino al 31 luglio 2022 con ingresso gratuito.
Giorni e orari di apertura
giovedรฌ e venerdรฌ 15โ18.30
sabato e domenica 10.30โ18.30 chiuso lunedรฌ, martedรฌ e mercoledรฌ
aperto anche 18 e 25 aprile 10.30โ18.30
Informazioni
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
comune.fe.it/bonacossi
Prenotazioni
https://prenotazionemusei.comune.fe.it
Ufficio stampa
Anja Rossi
3404190867
comunicazione.ferrararte@comune.fe.it

Archeologa. Laurea magistrale in “Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente” con una tesi in Archeologia dell’Arabia Meridionale. Ha frequentato la Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici di Trieste, Udine, Venezia Ca’ Foscari, concludendo con una tesi sulla legislazione dei bbcc, incentrata sui crimini contro i beni culturali in Sicilia. Alterna il lavoro di cantiere a quello di operatrice museale.