Tombaroli scoperti a rubare nel sito archeologico di Kamarina

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Una banda composta da quattro soggetti è stata fermata dai Carabinieri di Ragusa, nella notte tra sabato e domenica, mentre era intenta a scavare e scandagliare con metal detector il terreno nell’area archeologica siciliana.

Durante un normale servizio di controllo notturno, i Carabinieri hanno notato l’insolita presenza di un paio di veicoli parcheggiati poco distanti dal sito. Insospettiti, si sono appostati nelle vicinanze raggiungendo l’area degli scavi e scorgendo così i tombaroli  intenti a scavare. 

Per stanare i quattro nel tentativo di fuga, sono stati immediatamente approntati dei posti di blocco. Durante la perquisizione del veicolo utilizzato dai criminali sono state trovate alcune monete antiche e piccoli utensili in metallo probabilmente di età Greca.

Il bottino è stato sequestrato dalle forze dell’ordine, insieme al metal detector. Gli uomini fermati, di cui due con precedenti per ricettazione e scavi clandestini in aree di interesse archeologico, sono stati denunciati in stato di libertà ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. 

Tutto il materiale recuperato sarà affidato alla locale Soprintendenza perché sia studiato e classificato. Insieme alla verifica della datazione dei reperti sarà indicata anche una stima del loro valore. 

Oltre al danno derivato dal furto, si aggiunge quello apportato al sito con lo sconvolgimento del contesto stratigrafico e la conseguente irreparabile perdita dei dati, utili agli archeologi nella ricostruzione delle vicende storiche del sito. 

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