La Monuments Men and Women Foundation ferma la vendita di due dipinti della Collezione Schloss

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Grazie a una segnalazione ricevuta tramite il programma Art Leads, la Monuments Men and Women Foundation ha potuto bloccare la vendita di due piccoli dipinti a olio su rame del XVII secolo attribuiti al maestro olandese Ambrosius Bosschaert. I dipinti erano stati elencati come “beni non reclamati” presso una casa d’aste di Newark, Ohio.

La ricerca condotta dalla Fondazione, con l’aiuto delle risorse disponibili sul sito JDCRP, ha chiaramente indicato che le opere erano state saccheggiate durante la Seconda Guerra Mondiale e provenivano originariamente dalla rinomata collezione Schloss.
 Entrambi i dipinti presentano numeri di inventario tedeschi, “S 16” e “S 17” (Schloss 16 e Schloss 17), assegnati nel 1943 dopo la confisca della collezione.

Una pagina d’inventario tratta da un volume rilegato che elenca i dipinti della collezione Schloss scelti per il Führermuseum e quelli selezionati dal Louvre nell’ambito del diritto di prelazione. Il dipinto di Isenbrandt è indicato con il numero 281. National Archives (NAID 312293741).

Non volendo rischiare che i dipinti sparissero di nuovo, il fondatore della Fondazione, Robert M. Edsel, si è recato a Newark per incontrare i proprietari della casa d’aste, Apple Tree Auction Center. Durante l’incontro ha illustrato la storia e la provenienza bellica delle opere, esortandoli a ritirare i lotti dalla vendita per permettere la restituzione agli eredi Schloss.

“Questo caso è un altro esempio di come persone di buona volontà possano collaborare per correggere i torti della Seconda Guerra Mondiale, restituendo opere d’arte saccheggiate ai loro legittimi proprietari,” ha commentato Edsel. “A 48 ore dalla segnalazione, la Fondazione aveva documentato la provenienza delle opere, ispezionato i dipinti di persona, ottenuto la cooperazione della casa d’aste per rimuoverli dalla vendita e contattato il rappresentante legale degli eredi Schloss. Ci auguriamo di completare presto questo processo e che i dipinti possano tornare alla famiglia Schloss.”

Anna Bottinelli, presidente della Fondazione, ha aggiunto: “Sono orgogliosa del nostro team per il lavoro rapido e meticoloso. La Fondazione riceve quotidianamente segnalazioni su opere d’arte scomparse, ma i nostri ricercatori sanno riconoscere quelle situazioni che richiedono di abbandonare tutto e agire immediatamente. Non sorprende che questi dipinti siano emersi in una piccola casa d’aste del Midwest, ma poteva accadere ovunque. Centinaia di migliaia di oggetti culturali saccheggiati durante la guerra sono ancora dispersi. Alcuni si trovano negli Stati Uniti, nascosti in soffitte, appesi alle pareti o chiusi in scatole mai aperte, tramandati di generazione in generazione.”

La Missione della Fondazione

La missione della Fondazione è fornire un percorso chiaro e affidabile per permettere a privati e istituzioni di identificare oggetti di provenienza incerta o sospetta e, quando possibile, lavorare insieme per restituirli ai legittimi proprietari. Il servizio della Fondazione è gratuito. Chiunque può inviare una segnalazione tramite il modulo online su www.mmwf.org.

Come scrisse nel 1950 Ardelia Hall, Monuments Woman che guidò gli sforzi di restituzione negli Stati Uniti: “La vigilanza costante di istituzioni e individui americani è necessaria per identificare oggetti culturali dispersi in modo improprio durante la Seconda Guerra Mondiale.” Settantacinque anni dopo, le sue parole restano ancora vere.

La Fondazione desidera esprimere la sua gratitudine a chi ha fornito le informazioni che hanno permesso di localizzare questi due dipinti e agire rapidamente.

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