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Il 24 e 25 giugno 2025, il Security Research Event (SRE) di Varsavia ha ospitato la prima proiezione pubblica del documentario Heritage. Down the Rabbit Hole of Art Crime, prodotto dal Centro per le Tecnologie del Patrimonio Culturale (CCHT) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) nell’ambito del progetto europeo RITHMS (Research, Intelligence and Technology for Heritage and Market Security). L’evento ha raccolto l’attenzione di rappresentanti delle forze dell’ordine, istituti di ricerca, agenzie europee e professionisti del settore del patrimonio culturale, sottolineando l’importanza crescente della tutela dei beni culturali nel contesto della ricerca europea sulla sicurezza.

Il documentario offre un’analisi approfondita del fenomeno del traffico illecito di beni culturali, mettendo in luce le dinamiche complesse che coinvolgono reti criminali transnazionali, mercati clandestini e persino alcuni attori istituzionali, come case d’asta e musei. Le riprese si svolgono in luoghi emblematici quali Roma, Cerveteri e Madrid, attraversando siti archeologici oggetto di scavi clandestini fino ad arrivare agli archivi museali inaccessibili al pubblico, dove centinaia di reperti rimangono in attesa di una corretta collocazione. Attraverso un racconto investigativo, il documentario restituisce a questi oggetti il valore storico e culturale che meritano, contribuendo a sensibilizzare il pubblico e gli operatori del settore.

Presenta inoltre testimonianze dirette di esperti e operatori impegnati nella tutela del patrimonio culturale, tra cui figure di rilievo quali Vincenzo Bellelli, Direttore del Parco Archeologico di Cerveteri, Luana Toniolo, Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e Arianna Traviglia, Direttrice del CCHT-IIT. Fondamentale è il contributo delle forze dell’ordine, in particolare del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e della Brigada de Patrimonio Histórico della Polizia Nazionale Spagnola, che illustrano le strategie investigative e le operazioni congiunte volte a contrastare un mercato nero da milioni di euro.

Il documentario esplora anche le tecnologie innovative impiegate nella lotta contro il traffico illecito. Alessandra Ussorio, Coordinatrice dello Sviluppo delle Capacità presso il Centro Satellitare dell’Unione Europea (SatCen), illustra come l’analisi delle immagini satellitari permetta il monitoraggio e la prevenzione dei danni ai siti archeologici. Il software SWOADS, sviluppato dai Carabinieri TPC e basato su intelligenza artificiale, rappresenta un ulteriore strumento in grado di accelerare l’individuazione di beni culturali illeciti su piattaforme di e-commerce e cataloghi online di gallerie e case d’asta, migliorando l’efficacia delle indagini. Il progetto RITHMS si propone di sviluppare una piattaforma digitale avanzata che integri dati provenienti da diverse fonti e utilizzi metodi di analisi delle reti sociali per mappare e visualizzare le connessioni tra individui, oggetti e transazioni sospette. Questa piattaforma consentirà alle forze dell’ordine di disporre di un potente strumento per analizzare e prevenire il traffico illecito, rafforzando la capacità di contrasto a livello europeo e globale.

Dopo la presentazione a Varsavia, il documentario sarà proiettato a Roma (11 luglio 2025) e a Genova (14 luglio 2025), nell’ambito di una serie di eventi volti a promuovere la consapevolezza e la collaborazione tra operatori del settore, istituzioni e cittadini nella tutela del patrimonio culturale.

Per ulteriori dettagli sul progetto RITHMS consultare il sito ufficiale rithms.eu.

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