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Siglato lo scorso 26 gennaio 2023 un nuovo Protocollo d’intesa tra Gabriel Zuchtriegel, Direttore Generale del Parco archeologico di Pompei, Luigi Riello, Procuratore generale della Repubblica di Napoli, Antonio Gialanella, Avvocato generale della Repubblica di Napoli, e Nunzio Fragliasso, Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, per formalizzare l’impegno comune nella tutela del paesaggio e dei beni culturali dell’area vesuviana.

Sulla base dei precedenti, del 2019 e del 2021, stipulati con la Procura di Torre Annunziata per il contrasto al saccheggio e al traffico di opere d’arte e di reperti archeologici, e che prevedono un solerte, costante e reciproco scambio di competenze e informazioni e una congiunta attività di monitoraggio dei siti archeologici oggetto di scavo clandestino, anche questo accordo supera la dichiarazione d’intenti e mira ad azioni e obiettivi concreti. La sottoscrizione del Protocollo garantirà infatti alla Procura Generale e alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata l’accesso ai finanziamenti a disposizione del Parco: il Fondo per le Demolizioni, istituito presso Cassa Depositi e Prestiti e sovvenzionato dai Comuni, sopperirà alla carenza di risorse economiche delle Procure che provvederanno sia alla demolizione giudiziale degli immobili edificati abusivamente su aree poste sotto tutela sia al ripristino del decoro, imposto dal vincolo archeologico e paesaggistico, nel perimetro degli Scavi di Pompei, sito Unesco dal 1997.

La sottoscrizione del Protocollo d’intesa (Foto: Parco archeologico di Pompei).

«Dobbiamo essere consapevoli che gli abusi edilizi in aree di interesse culturale rappresentano non solo un’infrazione della legge vigente, cominciando dall’art. 9 della Costituzione che ci impone di tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione», ha dichiarato Zuchtrigel. «Ogni abuso edilizio intorno ai nostri siti culturali è anche una mancata occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio e dunque di una comunità che ci vive. Pertanto è un tema che ci riguarda tutti e su cui la società civile e le istituzioni devono essere compatte, per non precludere un futuro a territori caratterizzati da una bellezza e da una potenzialità unica nel mondo». In Campania – ha sottolineato Riello – «oltre il 64% degli immobili è abusivo».

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