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Donna denunciata per ricettazione di reperti archeologici

(Tempo di lettura: 2 minuti)

Trevignano Romano, Roma. Oggi è stata denunciata a piede libero una donna per ricettazione e impossessamento illecito di opere storiche appartenenti allo Stato. I reperti archelogici rinvenuti nella sua abitazione sono stati stimati per un valore complessivo di circa 250 mila euro. Il provvedimento è arrivato al termine di un’attività investigativa finalizzata al recupero di beni culturali di provenienza illecita da parte dei carabinieri della Stazione di Trevignano Romano, con il supporto del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

 

 

Durante un’ispezione mirata presso la villa della donna, i carabinieri hanno notato alcuni oggetti di arredamento, risultati essere tredici reperti archeologici – vasi, ciotole, anfore, oliere, ampolle e balsamari – di origine etrusca e romana, perfettamente integri, databili al VII e III secolo a.C. Nel corso delle verifiche, inoltre, i militari hanno rinvenuto un capitello architettonico di età romana-imperiale e una lastra funebre del XV secolo trasformata in tavolo posizionato nella veranda della villa.

 
 

 
 

Con il supporto specialistico della Soprintendenza di Roma, è emerso che la lastra era stata rubata dalla Chiesa San Simeone Profeta di Roma, luogo sacro sconsacrato e distrutto nella prima metà del ‘900.

Tutti i reperti sono stati affidati al Museo Storico di Trevignano Romano.

(Fonte: Agenzia Nova)
 

Mercoledì 27 marzo 2019

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