Pozzuoli – Tre uomini sono stati denunciati dai Carabinieri Forestali per aver effettuato scavi archeologici abusivi all’interno della Foresta Regionale dei Campi Flegrei e Monte di Cuma, un’area di alto valore naturalistico e storico nel cuore del Parco Regionale dei Campi Flegrei. I tre, tutti residenti nel napoletano, sono stati sorpresi mentre stavano scavando senza autorizzazione in un’area sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico.
Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, i tre soggetti – considerati veri e propri tombaroli – erano dotati di pale, picconi e metal detector. L’attrezzatura, sequestrata sul posto, lascia presumere un’azione organizzata e mirata alla ricerca di reperti antichi, con ogni probabilità destinati al mercato illecito del collezionismo.
L’operazione dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Pozzuoli è scattata a seguito di una serie di controlli e monitoraggi effettuati in zona, anche grazie a segnalazioni e pattugliamenti intensificati nelle ultime settimane. Il tempestivo intervento ha impedito il possibile trafugamento di materiale archeologico e ha permesso di avviare le indagini per accertare eventuali altri episodi e legami con reti di traffico di reperti.
L’area interessata dagli scavi è considerata di notevole interesse storico e ambientale. La Foresta Regionale e il Monte di Cuma si trovano infatti in prossimità di antichi insediamenti greco-romani e necropoli, rendendola un sito particolarmente sensibile e protetto dalla legge. Gli scavi clandestini, oltre a violare le normative che tutelano il patrimonio culturale, costituiscono anche un grave danno ambientale.
I tre uomini sono stati denunciati per violazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e rischiano pesanti sanzioni penali. Gli inquirenti stanno ora cercando di capire se dietro l’azione dei tombaroli si celi un’organizzazione più ampia dedita al traffico illecito di reperti.
L’episodio riporta l’attenzione sul fenomeno del saccheggio dei siti archeologici, una piaga che continua a minacciare il patrimonio culturale italiano. Le autorità invitano la cittadinanza a collaborare segnalando movimenti sospetti e ricordano l’importanza di preservare luoghi di inestimabile valore storico e naturalistico.
Giornalista