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Cooperazione Internazionale tra Forze di Polizia: rientrano dalla Germania 14 beni trafugati in Italia

(Tempo di lettura: 5 minuti)

 

Nella sede del Reparto Operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Caserma “La Marmora” sita in Via Anicia n. 24, alla presenza della S.E. Viktor Elbling, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, sono stati restituiti all’Italia, rappresentata dal Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, 14 beni culturali, provento di diverse attività di reato.

Per la Polizia Criminale del Lander Bavarese (Bayerisches Landeskriminalamt – BLKA) sono intervenuti il Dott. Guido Limmer (Vice Comandante), il Commissario Capo Christian Klein (responsabile della Sezione opere d’arte) e l’Ispettrice Barbara Sperr (investigatore della Sezione opere d’arte). Inoltre, la Dott.ssa Florentine Kutscher, in rappresentanza del Ministero Federale per la Cultura e Media di Berlino (Germania), il Consigliere Clemente Contestabile, Consigliere Diplomatico del Ministro della cultura, la Dott.ssa Julia Külb, Esperto Nazionale per la Germania a Eurojust (l’Aia, Paesi Bassi) e il Dott. Aldo Ingangi, Magistrato e Assistente al Membro Nazionale Italiano a Eurojust.

Il sequestro e la consegna definitiva dei 14 beni culturali è frutto della collaborazione intercorsa tra il personale addetto alla Cooperazione Internazionale del Comando Carabinieri TPC e il BLKA di Monaco di Baviera (Germania), nonché del coordinamento intercorso tra i rispettivi Ministeri della Cultura.

La restituzione degli antichi manufatti celebra la conclusione di varie indagini di polizia giudiziaria svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha localizzato in Germania i seguenti beni culturali:

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La restituzione odierna testimonia l’importanza dei rapporti internazionali consolidatisi nel tempo tra le due Forze di Polizia nonché tra i rispettivi Ministeri della cultura, la cui collaborazione, ha permesso di addivenire all’eccellente risultato odierno, ovvero il ritorno in patria di inestimabili beni culturali che erano stati sottratti al patrimonio culturale italiano. 

Fondamentale il lavoro di catalogazione e censimento delle immagini fotografiche dei beni culturali da ricercare che confluiscono quotidianamente nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Ministero della cultura e gestita dai Carabinieri dell’Arte. Il database più grande al mondo nel suo genere, con oltre 1.3 milioni di files relativi a opere da ricercare, rappresenta lo strumento fondamentale per recuperare beni culturali anche a distanza di tempo.    

[Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale].

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