Curbing trafficking in cultural property: una strategia globale per il futuro della tutela
Un incontro a Palazzo Edison (MI) riunisce rappresentanti di istituzioni, accademia e forze dell’ordine per discutere i risultati e le prospettive di una cooperazione multilivello in materia di prevenzione e repressione dei crimini contro il patrimonio culturale
Il 7 novembre 2025 a Milano, nelle sale di Palazzo Edison, si terrà una giornata di studio di respiro internazionale dedicata al contrasto del traffico illecito di beni culturali, organizzata nell’ambito della Cattedra UNESCO su Business integrity and crime prevention in art and antiquities market diretta da Stefano Manacorda, professore di Diritto penale presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
L’incontro, dal titolo Curbing trafficking in cultural property: a path for global strategy?, riunisce rappresentanti di istituzioni, accademia e forze dell’ordine per discutere i risultati e le prospettive di una cooperazione multilivello in materia di prevenzione e repressione dei crimini contro il patrimonio culturale. La sessione inaugurale vedrà gli interventi di Krista Pikkat, Direttrice dell’Entity Culture and Emergencies dell’UNESCO, John Brandolino dell’UNODC, Debora Lepre, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Organizzazioni internazionali di Vienna, e Khalid bin Abdulaziz bin Ali Alharfash Alasiri, Vicepresidente per le relazioni esterne della Naif Arab University for Security Science.
La prima sessione, dedicata ai profili internazionali e nazionali del traffico di beni culturali, offrirà una panoramica del quadro giuridico globale e delle normative nazionali, con contributi di esperti come Dimosthenis Chrysikos (UNODC), Vincent Negri (UNESCO), Manlio Frigo (Università di Milano), Nicola Selvaggi (Ministero della Giustizia), Shabaan Abd El Gawad (Ministero del Turismo e delle Antichità d’Egitto), Saskia Hufnagel (Università di Sidney) e Andrew Karokora Munanura (UNAFRI).
Seguirà un approfondimento sul ruolo della cooperazione interistituzionale nei processi di restituzione e ritorno dei beni culturali, con interventi di Donna Yates (Università di Maastricht), Stefania Bisaglia e Lia Montereale (Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MiC), Eugenio Fusco (Procura della Repubblica di Milano), Francesco Testa (EUROJUST), Tiziano Coiro (INTERPOL), Giuseppe Marseglia (Gruppo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza) ed Elena Dal Santo (UNICRI).
Nel pomeriggio, la tavola rotonda sarà dedicata all’applicazione delle UN International Guidelines for Crime Prevention and Criminal Justice Responses with Respect to Trafficking in Cultural Property and Other Related Offences, adottate nel 2014, con la partecipazione di Murat Yildiz (UNODC), Arianna Visconti (Università Cattolica di Milano), Gaetana Morgante (Scuola Superiore Sant’Anna), Mario Iannuzziello (UNESCO Chair) e Paula Trommel (Hauser & Wirth). Concluderà i lavori Stefano Manacorda.
L’evento è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano e riconosce quattro crediti formativi ai fini della formazione continua.

The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.

