A Roma, Padova e Bolzano, furto di violini, talvolta con richiesta di riscatto

Tra i fenomeni criminali che sta destando particolare attenzione nell’ultimo periodo c’è il cosiddetto “artnapping” (termine inglese nato dall’unione di art e kidnapping, letteralmente arte e sequestro), che sta colpendo anche gli strumenti musicali

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Il furto (prima) e la richiesta di riscatto (poi) per la restituzione del bene sottratto hanno fatto un’altra vittima, a Roma. Ma questa volta, con un lieto fine, grazie al pronto intervento degli agenti della Questura capitolina.

Un 24enne pavese, durante una sosta in un autogrill in zona Magliana, è stato derubato di un violino e di una cassa acustica, subendo anche il danneggiamento dell’auto. Sono scattate immediatamente le ricerche da parte degli agenti dell’XI Distretto San Paolo. Le prime 48 ore sono trascorse nel silenzio. Poi il contatto: un messaggio in risposta a un annuncio pubblicato dalla vittima su alcuni social, in cui descriveva il furto subito e gli oggetti sottratti.

Un uomo, facendo leva sul valore affettivo degli strumenti per il musicista, gli ha chiesto 2.000 euro per riavere il maltolto. Grazie a un’azione coordinata dalla Questura di Roma, gli agenti sono riusciti a rintracciare il ladro all’interno del box in cui alloggiava, dove erano nascosti sia il prezioso violino sia la cassa acustica. Per l’uomo, un 25enne bosniaco, è scattata la denuncia. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura per valutare l’eventuale revoca del suo permesso di soggiorno.

La diffusione dell’artnapping ha essenzialmente due motivazioni: attraverso questa pratica, il ladro evita di dover cercare un ricettatore o un acquirente cui proporre la refurtiva, e il proprietario può essere indotto a pagare il riscatto se l’importo richiesto risulta inferiore al valore dei beni rubati.

I luoghi in cui si stanno verificando con crescente frequenza furti di strumenti musicali sono: treni, stazioni ferroviarie, auto in sosta, autogrill. E, purtroppo, anche i Conservatori di Musica. Numerose sono state le denunce di furto nel primo trimestre del 2025, da parte sia di allievi sia di docenti.

L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda il professor Gianfranco Miglioranzi, del Conservatorio di Padova. Qualche settimana fa è stato vittima del furto di due archi da contrabbasso, riposti nel suo armadietto chiuso a chiave, ritrovato poi aperto e privo degli “attrezzi da lavoro”. «Sono demoralizzato: mi hanno portato via un pezzo di vita e di storia», ha dichiarato a caldo il docente, in servizio al Conservatorio Pollini da 21 anni e con alle spalle 45 anni di onorata carriera. I due archetti sottratti, del valore di 9.000 euro, sono ora oggetto di indagine da parte dei Carabinieri del Comando di Prato della Valle (Padova), che hanno raccolto la denuncia.

Diceva Sant’Agostino che la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno per la realtà di come vanno le cose e il coraggio per cercare di cambiarle. È la stessa speranza che, tempo fa, ha premiato la professoressa Isabella Cavagna, insegnante di violino al Conservatorio Monteverdi di Bolzano. Entrando nella classe dove teneva lezione, ha scoperto che qualcuno aveva aperto il suo armadietto e portato via il violino costruito nel 1748 da Sebastian Klotz, liutaio bavarese, del valore di 30.000 euro. Lo sdegno (prima) e il coraggio di denunciare il furto (poi) hanno consentito alla docente di ritrovare lo strumento che riteneva irrimediabilmente perduto.
La speranza, unita all’encomiabile attività investigativa delle Forze dell’Ordine, può davvero fare miracoli.

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