Il TPC restituisce alla chiesa di Santa Maria Assunta di Garda una statua lignea raffigurante San Sebastiano

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L’opera sacra è stata recuperata dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia, nell’ambito di specifici servizi di controllo al mercato dell’arte attraverso il monitoraggio delle piattaforme on line per prevenire e contrastare il commercio di beni culturali di provenienza illecita. La scultura, che ornava una nicchia della chiesa di Santa Maria Assunta di Garda, poggiava su un piedistallo in legno dal quale si ergeva un tronco d’albero a cui era legata la figura del Santo. L’opera fu fotografata all’interno della chiesa nei primi anni del 1900 e pubblicata all’interno del catalogo Dal Trecento al Seicento. Le arti a paragone (Torino, 1991, Editore Antichi Maestri Pittori) ma, dopo essere stata sottratta nell’immediato dopoguerra, era comparsa nel mercato antiquariale toscano.

I militari del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia, con l’ausilio della Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, la collaborazione del personale del Ministero della Cultura, nonché l’ausilio dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Verona e di personalità del mondo accademico Universitario, unitamente ad elementi di prova individuati nel fondo fotografico della Biblioteca delle Arti ABIS – Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, hanno individuato e identificato la scultura come opera di scuola veneta, quattrocentesca, in legno, attribuita allo scultore Giovanni Zebellana (Verona, 1457 – Verona, 1504) e ne hanno ricostruito la storia. Dopo il furto e la ricettazione, l’opera è stata oggetto di vari passaggi di proprietà, negli anni 70 è stata introdotta sul mercato antiquariale fiorentino e ceduta ad un collezionista privato, comparendo nuovamente nel circuito commerciale nell’autunno dello scorso anno. Durante il monitoraggio delle piattaforme commerciali on line, la scultura raffigurante San Sebastiano, è stata intercettata nella vetrina digitale associata a una casa d’Aste Fiorentina, e sequestrata prima che fosse battuta all’asta.

Le successive indagini hanno accertato che la scultura lignea di San Sebastiano, tra le due Guerre Mondiali, fu studiata e fotografata all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Garda. Grazie all’acquisizione delle lastre fotografiche originali dell’opera, degli estratti del catalogo Croci e della comparazione di altre lastre fotografiche relative ad altri beni d’arte fotografati contestualmente dal fotografo Croci all’interno dell’edificio religioso, si è potuto definire in maniera certa la sua collocazione. Dalle successive analisi e comparazioni effettuate tra la scultura recuperata e quella fotografata si è notato che nel suo peregrinare, al fine di mascherarne l’origine, l’opera raffigurante il martirio di San Sebastiano è stata privata di alcuni elementi iconografici ed identificativi: sono stati eliminati dal contesto originale il tronco d’albero, le corde con cui il Santo era assicurato, l’aureola, nonché le frecce che trafiggevano il corpo, verosimilmente per eludere tutte le attività mirate al riconoscimento dell’opera trafugata.

A distanza di 70 anni dal furto, i Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia restituiscono così alla Chiesa di Santa Maria Assunta e alla comunità di Garda un’opera di straordinario valore storico, artistico e devozionale per tutta la comunità.

[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia].

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