Venezia. La GdF riconsegna alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Lucca urna funeraria di età romana

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Un’urna funeraria riferibile ad età romana è stata riconsegnata oggi dal Comando Regionale della Guardia di Finanza alla Direttrice della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Lucca, la dott.ssa Angela Acordon, dopo essere stata oggetto di un sequestro, eseguito dai finanzieri nello svolgimento di un servizio d’istituto nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi.

I militari, mesi or sono, avevano impedito il tentativo di alcuni privati di vendere, attraverso intermediari del settore, materiale archeologico di assoluto pregio, e quindi vincolato, tra cui due urne cinerarie di età romana in marmo e una etrusca, in alabastro. La confisca è stata disposta dal Tribunale di Belluno, al termine del procedimento penale, prevedendo la riconsegna dell’urna alla Soprintendenza di Lucca e del restante materiale archeologico alla Direzione Regionale dei Musei del Veneto la quale, in virtù della convenzione esistente con la Guardia di Finanza, ha concesso il deposito degli stessi presso Palazzo Corner Mocenigo, sede del Comando Regionale Veneto del Corpo, come parte dell’allestimento museale. 

L’origine dei reperti resta al momento sconosciuta, così come la loro storia recente che li aveva portati nella disponibilità di una famiglia del bellunese; in particolare, un manufatto del II sec. d.C. reca un’incisione latina di dedica da parte di due liberti a colui che fu il loro padrone. Proprio tale dedica, presente nel Corpus Inscriptionum Latinarum, che raccoglie le epigrafi latine e ne segnala l’ubicazione, ha permesso di capire che l’urna arrivava da un’antica chiesa di Lucca che non esiste più da oltre un secolo.

Il manufatto, una volta restaurato, verrà esposto presso il Museo Nazionale di Villa Guinigi nella città toscana.

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