Rarissima e antica stele del valore di 2ML e mezzo di euro restituita alla Turchia dai Carabinieri TPC

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Una stele in marmo delle dimensioni di cm 52×29,5, proveniente dall’Anatolia, è stata restituita oggi dal Capitano Claudio Mauti, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, a S.E. Murat Salim Esenli, Ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia. L’iscrizione in lingua greca con dedica ad Apollo Axyros e i due acroteri angolari caratterizzano l’antico reperto, ascrivibile secondo gli esperti al III secolo d.C.

Il viaggio della stele inizia prima del 1987, anno in cui appare in una galleria antiquaria di Zurigo dopo essere stata rubata e portata illegalmente fuori dal territorio della Turchia. Nel 1993 viene venduta a un antiquario aretino per 1.800 sterline da una famosa casa d’aste londinese. Veniva descritta in catalogo come “Stele tombale romana”. Il 27 giugno 1995 la Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Prato, nell’ambito di un’attività investigativa finalizzata al contrasto dell’usura, la sequestra a casa di un commerciante pratese.

L’eccezionale valore archeologico e la provenienza anatolica del reperto sono riconosciuti dai funzionari dell’allora Soprintendenza Archeologica della Toscana: si tratta di un pezzo unico, sia per la provenienza che per l’iscrizione in greco antico, che rimanda al culto di Apollo Axyros.

Avviata una collaborazione con la Turchia, le Autorità di questa nazione forniscono due studi pubblicati sulla stele nella rivista “Epigrafica Anatolica” (nel 1987 e nel 1992), da cui emergono dati interessanti circa il suo rinvenimento, avvenuto negli anni Ottanta nel corso di scavi effettuati in prossimità del villaggio di Saricik, ad ovest della città di Saittai. Risulta coinvolto negli scavi anche un trafficante turco, che verrà arrestato nel 1998 in Germania a seguito dell’emissione di un mandato di cattura internazionale.

Nel dicembre 2019 la Corte d’Appello Civile di Firenze, in applicazione della Convenzione UNESCO del 1970, ha disposto la restituzione della stele alla Repubblica di Turchia. Essa era rimasta custodita negli anni presso il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze.

(Fonte: Nucleo Carabinieri Patrimonio Culturale di Firenze, che si ringrazia per l’invio della documentazione).

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