Roma. Restituita una stele funeraria del XVII sec. proveniente dalla Repubblica Islamica dell’Iran

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Presso la sede del Comando Carabinieri TPC, in via Anicia 24, il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, ha restituito a S.E. Jahanbakhsh Mozaffari, Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia, una stele funeraria in pietra, del XVII sec., con iscrizioni in lingua araba e farsi.
Il bene, abbandonato dai malviventi, probabilmente per timore di essere scoperti, in prossimità del cimitero di Ferentino (FR), è stato recuperato, nell’agosto del 2015, dai militari della locale Stazione Carabinieri.

Il TPC ha provveduto ad effettuare gli accertamenti investigativi e a indirizzare quelli di carattere scientifico che hanno dimostrato l’autenticità della stele e la sicura provenienza dalla Repubblica Islamica dell’Iran, Paese custode di uno dei più antichi e ricchi patrimoni culturali al mondo.

Gli approfondimenti, inoltre, hanno permesso di identificare l’iscrizione in un epitaffio in lingua persiana, con scrittura in corsivo denominata “Nasta’liq, riportante versi e alcune formule che descrivono il valore, le qualità e il nome del defunto.

La cerimonia di riconsegna testimonia l’importanza che l’Italia attribuisce alla cultura della restituzione: un impegno che trova, sempre più, significative corrispondenze nei Paesi esteri ove sono i beni italiani a essere stati trafugati e illecitamente esportati.

La restituzione della stele, che permetterà alla collettività iraniana di ricostruire percorsi storici, culturali e sociali che altrimenti sarebbero andati persi, costituisce ulteriore dimostrazione della proficua collaborazione, consolidatasi nel tempo, tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la Repubblica Islamica dell’Iran.

 

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